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Il Consiglio dei Ministri ha approvato la legge di Bilancio 2018 che delinea una manovra finanziaria definita “efficace e compatta” dal Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

Via libera del Consiglio dei Ministri alla legge di Bilancio 2018: una manovra snella, ha sottolineato il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che per il Ministro Padoan rappresenta un “punto di svolta”, con risorse limitate ma ben indirizzate. Temi centrali sono il rilancio della occupazione giovanile, con la decontribuzione strutturale del 50% degli oneri previdenziali per tre anni, che per il 2018 riguarda i giovani fino a 35 anni, e la previsione di misure per incoraggiare le imprese e la loro capacità competitiva e di innovazione tecnologica. Le misure riguardano, nello specifico, il superammortamento e l’ipermmortamento, l’introduzione di un credito di imposta per la formazione 4.0 e la stabilizzazione per 5 anni dell’ecobobus a favore di condomini.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la legge di Bilancio 2018 che delinea una manovra finanziaria definita “efficace e compatta” dal Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Il provvedimento, che è ora sottoposto al vaglio di Bruxelles e approderà in Parlamento entro il 20 ottobre 2017, “vale” complessivamente 20 miliardi di euro, considerando anche il decreto fiscale collegato (D.L. n. 148/2017).
In conferenza stampa il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha parlato di una manovra snella, utile per la nostra economia. Il Ministro dell’Economia ha poi affermato che la nuova legge di bilancio si colloca nel solco tracciato negli anni precedenti, dal momento che permette di ottenere un rafforzamento della crescita implementando le riforme strutturali del passato e la rimozione delle imposte iniziato con le precedenti leggi Finanziarie. Si certifica poi, prosegue Padoan, un “punto di svolta” dal momento che le risorse sono limitate ma ben indirizzate e quindi porteranno "più crescita", non solo sostenibile e robusta, ma inclusiva, rivolgendo la manovra la propria attenzione alle fasce di popolazione e alle aree del Paese che più ne hanno bisogno. Il Consiglio dei ministri ha anche autorizzato l'esercizio del golden power su Tim-Vivendi.

Fisco, lavoro e pensioni
Andando ad una disamina dei diversi profili, come ha spiegato il Premier, il primo obiettivo era quello di evitare aumenti dell'IVA; dopo il miliardo stanziato nel decreto Collegato, la manovra prevede altri 14,7 miliardi.
Le coperture ammontano a 8,6 miliardi, di cui 3,5 miliardi sono tagli di spesa e 5,1 miliardi da entrate aggiuntive.
Padoan ha spiegato che l'aumento delle entrate destinate alle coperture di parte delle misure della manovra non ha a che fare con un aumento delle tasse ma con un efficientamento della riscossione e l'introduzione della fatturazione elettronica e altre misure strutturali. Si scongiura poi, come rimarcato ancora da Gentiloni, “l'introduzione di nuove tasse, gabelle, accise”.
Priorità è poi quella di promuovere il lavoro giovanile. Così come illustrato dal Ministro Poletti nell’incontro del 16 ottobre con i Sindacati confederali su lavoro e pensioni, la manovra prevede una decontribuzione strutturale del 50 per cento degli oneri previdenziali per tre anni.
Per il primo anno, quindi il 2018, riguarda i giovani fino al compimento dei 35 anni (poi l'età calerà, da gennaio 2019 l’esonero varrà per i giovani fino a 29 anni) e la soglia per le assunzioni incentivate sarà ampliata al 100 per cento al Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna).
Si prevede ancora uno stanziamento da 85 milioni di euro per il sostegno dell'apprendistato duale.
Con riferimento agli ammortizzatori sociali si prevedono 100 milioni per un anno per la Cassa integrazione straordinaria accompagnati da politiche attive per la ricollocazione al lavoro.
Il Ministro Padoan ha poi rimarcato l'assunzione di 1.500 ricercatori per l'Università come segnale di un Paese che deve investire sul capitale umano.
Si prevede ancora la conferma del rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
Sul delicato tema delle pensioni nell’incontro con i sindacati il Ministro del Lavoro aveva sottolineato come non costituisca la priorità della legge di Bilancio. Qualche misura dovrebbe essere in ogni modo contenuta, come ha sottolineato il Presidente del Consiglio in conferenza stampa, con particolare riferimento ad un ampliamento dell’APE sociale attraverso l'agevolazione delle madri lavoratrici e la previsione di condizioni particolari dei contratti a termine negli anticipi ed altri ancora più specifici.
Non sembrano esserci invece margini, salvo inversioni di marcia, per la sterilizzazione dell’aumento dell’età pensionabile per effetto dell’incremento della speranza di vita. Sull’età c’è una legge in vigore e rispetteremo la legge in vigore, ha precisato Gentiloni. Per le fasce più deboli si prevede poi il rafforzamento del reddito di inclusione.

Le misure per le imprese
Come sottolineato dal Ministro Padoan c’è la convinzione che il percorso di crescita economica debba essere sostenuto in termini di produttività con investimenti pubblici accresciuti nel medio termine con i fondi di investimento infrastrutturali, un aumento degli spazi di investimento dei Comuni, ma anche molte misure per incoraggiare le imprese e la loro capacità competitiva e sull'innovazione tecnologica.
Andando più nel dettaglio, il superammortamento dovrebbe essere utilizzabile nel 2018 con una aliquota però inferiore, mentre per l’ipermmortamento dovrebbe essere confermata l’attuale aliquota del 250 per cento.
Si prevedono ancora agevolazioni fiscali attraverso un credito di imposta per la formazione 4.0.
Aspetto importante è poi legato alla introduzione di un “bonus verde” con una detrazione del 36 per cento per la “sistemazione a verde” di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere (terrazzi, giardini, anche condominiali) anche mediante impianti di irrigazione, nonché a lavori di recupero del verde di giardini di interesse storico.
Viene ancora stabilizzato per 5 anni l’ecobobus a favore di condomini, mentre per finestre o caldaie a condensazione si prevede uno sconto fiscale del 50% allargato però anche agli incapienti grazie alla possibilità di cessione del credito.
Viene ancora confermata la presenza dell’asta delle frequenze 5 G.


Fonte: IPSOA
http://www.ipsoa.it